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Buongiorno, dopo una lunga attesa eccoci tornati.

Quest’oggi vorrei parlarvi del Metodo Tellington TTouch® , al quale da tempo mi sto appoggiando per lavorare con i miei cani per una maggiore consapevolezza e comunicazione.

Il Tellington TTouch® nasce negli anni ’80 prendendo il nome dalla sua ideatrice, la signora Linda Tellington–Jones, famosa ed apprezzata soprattutto nell’ambito degli sports equestri.

Nel 1975 Linda Tellington-Jones avvia gli studi con Moshe Feldenkrais (fisico israeliano, ideatore del metodo Feldenkrais) e più o meno in contemporanea, i corsi di rieducazione per cavalli difficili.
E’ frequentando questi corsi che intuisce l’importanza del lavoro sul corpo e dei movimenti non abituali per aumentare l’abilità ad imparare e favorire l’equilibrio psico-fisico anche negli animali.
Inizia questo lavoro con i cavalli in un sistema che inizialmente chiama Tellington-Touch Equine Awareness Method (TTEAM) e in un secondo tempo estende questa tecnica anche ad altri animali, tra i quali il cane.

Nel 1983 nacquero i TTouches. Negli anni seguenti, con l’aiuto della sorella Robyn Hood, sperimenta i tocchi circolari con diverse pressioni, dimensioni e velocità.

Il TTouch può essere considerato come una tecnica di lavoro “non convenzionale” sul corpo degli animali e si basa sul principio che eseguire movimenti inusuali e sperimentare nuove sensazioni influisca positivamente non solo sul comportamento e sul carattere dell’animale, ma anche sulla sua propensione e capacità ad apprendere.
Come scritto sopra il TTouch fonda le sue radici nel Metodo Feldenkrais, che oggi viene applicato su scala mondiale per aiutare l’uomo a riattivare attraverso il movimento le “riserve” di fasce nervose e cellule cerebrali di cui dispone e che non utilizza più, Feldenkrais mirava ad ottenere non solo la flessibilità del corpo, ma anche e soprattutto quella della mente.

Il TTouch può essere considerato anche una forma di comunicazione NON verbale, che si serve di stimolazioni tattili ( i famosi tocchi chiamati TTouches), stimolazioni vestibolari (esercizi di condotta al guinzaglio per riequilibrare la postura del cane) e stimolazioni propriocettive (percorso ad ostacoli per aumentare l’autostima).
L’obiettivo principale è quello di ottenere una flessibilità e al tempo stesso un equilibrio nel corpo e nella mente dell’animale.
Il principio di fondo che guidava il pensiero di Feldenkrais è che le emozioni si esprimono con un atteggiamento corporeo e quindi anche motorio.

Molti di quelli che noi abitualmente consideriamo problemi del cane non sono altro che espressione delle sue emozioni, che si traducono in atteggiamenti corporei.
Lavorando sul corpo del cane, indirizzandone il movimento, si agisce anche sull’emozione che sta alla base del comportamento stesso.

Il lavoro si svolge utilizzando la comunicazione non verbale ed ha lo scopo di suggerire al cane delle alternative di postura o movimento, migliori di quelle da lui adottate e divenute ormai un’abitudine. Il cane spesso si comporta e si muove per come ha imparato o per come è abituato a fare, anche se ne trae uno svantaggio e le sue abitudini non sono necessariamente sempre quelle che in termini di equilibrio psico-fisico possono essere considerate le migliori.
Proporgli delle alternative attraverso “il fare” molto lento, lo sperimentare, il pensare è un po’ lo scopo di chi utilizza il TTouch. Alla lunga il cane sceglierà l’atteggiamento, il comportamento, la postura che lo fa stare meglio.
E’ in questo senso che si può affermare che lavorando sul corpo si “agisce” sulla mente.

Il TTouch quindi è un metodo molto utile per aiutare cani timorosi, aggressivi, iperattivi, insicuri, ansiosi e così via. Ma è anche un metodo che aiuta a rendere il rapporto tra cane e conduttore più piacevole e saldo, è utile in situazioni critiche come nel caso di incidenti (pur non sostituendosi mai all’intervento del veterinario!), oppure durante la gestazione e il parto, o anche per i cuccioli durante lo sviluppo; molto utile anche per i cani anziani, disabili, non vedenti e molto altro.

A mio avviso questo metodo è molto utile negli Interventi Assistiti con gli Animali, oltre che nell’educazione che parte dal cucciolo, quest’oggi vorrei condividere con voi il mio primo vero approccio al Tellington, in cui grazie al supporto della Pratictioner Paola Brunetto con la quale collaboro in diversi progetti ho eseguito un 1/2 bendaggio ed ho disposto un mini percorso di apprendimento, per consentire ai miei terapeuti a quattro zampe una nuova e migliore consapevolezza del loro corpo, in attesa di sedute con un maggiore spazio dove poter costruire un percorso più ampio.

Volete sapere Il risultato ottenuto?

  • Maggiore concentrazione
  • Minore ansia
  • Migliore connessione con me

Ovviamente, abbiamo ancora tantissimo da imparare, e se voi voleste capirne qualcosina in più scriveteci.